Radish “Restraining Bolt” 1997
Nel 1997 avevo 20 anni e il programma televisivo musicale “Sgrang” (ma anche MTV), passava spessissimo, tra gli altri, il video “Little pink stars” (guardalo qui) dei Radish. Un gruppo guidato da un ragazzino dai lunghi capelli biondo platino (Ben Kweller) e collocabile in una virtuale via di mezzo tra i Nirvana e i Weezer.
Ebbene, Ben nel ’97 aveva 16 anni (essendo dell’81) ed era un piccolo genio musicale con già due album alle spalle, usciti nel ’94 e nel ’96 (a 13 e 15 anni!!). Il botto lo fa con l’album di cui parlo oggi “Restraining bolt” un bignami di grunge/rock e melodie memorabili.
Il singolo di cui parlavo prima apre l’album e ci porta dritti al post-Nirvana complici anche i suoni e le rullate del batterista John Kent, sicuramente influenzato dal primo Dave Grohl. Ma questo è solo l’inizio di un disco perfettamente a fuoco e perfetto per gli adolescenti incazzati, ma sensibili a melodie vocali originali e appiccicose (in senso buono).
Ne è un perfetto esempio la seconda canzone “Simple sincerity”, un perfetto mix tra i Nirvana (le chitarre) e i Weezer (le armonie vocali). Si prosegue su queste coordinate anche con la terza, “Falling and leaving” sbilanciata più verso la big “W” di Rivers Cuomo.
In prossimità di metà disco i ritmi rallentano ed arriva la ballata “Dear Aunt Arctica” e la più lenta, ma aggressiva “Sugar free”. Il pezzo nr.6 “Today’s bargain” ricorda un po’ all’inizio gli Spin Doctors, arrivando a sfiorare gli Offspring di “Smash” nel ritornello.
Seguono “The you in me” un altra bella traccia incazzata seguita da “Still wait” potenziale anomalo singolo con un super ritornello. Poi due pezzi relativamente tranquilli di nuovo in stile “Weezer” ed uno più spinto (con tanto di coretti in falsetto) intitolato “My Guitar”.
Si chiude con “Bedtime” e vi sfido a non trovarvi a cantare il ritornello “Na na na na” anche solo dopo un paio di ascolti. Segnare subito Radish “Restraining Bolt” per la vostra prossima playlist.
Ciao a tutti sono Marcello e sono musica-dipendente. La musica mi ha dato tanto, quindi adesso è ora di rendergliene merito e giustizia attraverso questo blog.