McLusky “Do Dallas” 2002
Brutti, sporchi e cattivi, oltre che sufficientemente sboccati, i McLusky sono un gruppo nato in Galles nel 1996. Suonano un noise rock influenzato tra gli altri dai Nirvana, ma anche da Cop Shoot Cop e Girls Vs. Boys per quanto riguarda suoni e attitudine.
Oggi parlo di questo disco del 2002 che mi è stato regalato appena uscito e che io avevo abbastanza ignorato, pur leggendone la recensione su Rumore.
Do Dallas è il loro secondo lavoro che segue il comunque buon esordio My Pain and sadness.. (2000) spingendosi ben oltre. Partiamo subito col citare il compianto Steve Albini in cabina di regia, e lo si riconosce subito dal classico suono del “suo” rullante e dalla produzione inconfondibile.
Tra i Nirvana e i Cop Shoot Cop, ecco “Do Dallas”
Il disco parte con l’assalto frontale di Lightsabre cocksucking blues che mette subito le cose in chiaro, con i monologhi incazzatissimi del frontman Andy Falkous che si alternano ad attacchi di chitarra e batteria dal ritmo forsennato. Già qui ti potresti chiedere: “Ma chi c**zo sono questi?”
Ma andiamo avanti nella tracklist con il secondo pezzo No new wave no fun, cattivissimo, ritmo serrato, basso distorto e cantato schizoide. Il cantante si sfoga parecchio, lo posso capire.
Alla posizione numero 3 arriva il “potenziale singolo” Collagen Rock, parodia che parla di dinosauri del rock, con una melodia appiccicosa di chitarra, che col senno di poi, ha (inconsciamente) influenzato non poco il mio modo di suonare nelle produzioni più recenti.
Ora che ci penso, ricorro molto spesso a fraseggi chitarristici molto ritmici, simili a questi. Anzi, forse lo facevo anche in tempi non sospetti… riascoltarla oggi, mi ricorda molto “Super boring music” dei Deadwalk!.
Senza dubbio l’alternarsi di canzoni incazzatissime e altre più melodiche come questa sono derive molto “Nirvaniane” che ricordano un po’ le atmosfere di “In Utero”. (Anche grazie al lavoro di Albini)
Si va avanti con pezzi grintosi (Dethink to survive) e melodici come Day of the Deadringers e Fuck this band (che ne dite di questo titolo?). E che dire di Alan is a cowboy killer o Gareth Brown says o ancora Chases: se non sono dei classici “alternative” questi, non so più dove andare a parare.
Do Dallas si chiude con un altro “inno”, Whoyouknow, dal ritmo serrato, voce filtrata e solita attitudine ultra punk, la summa di tutti i brani precedenti. Bastano 2 minuti, arrivederci e grazie.
Perchè non puoi ignorare i McLusky
Cosa rende figo questo album?
- I suoni
- Il basso distorto senza soluzione di continuità
- La voce scazzata di Falkous
- L’alternarsi di cattiveria e melodia (questo rende sempre)
- L’umorismo rabbioso che traspare dai testi
Tenendo conto che anche dopo oltre 20 anni è invecchiato benissimo, azzardo ad annoverarlo tra i “grandi classici del rock” degli anni 2000. Per conto mio, originale e imperdibile. Da ascoltare più e più volte qui.
Ciao a tutti sono Marcello e sono musica-dipendente. La musica mi ha dato tanto, quindi adesso è ora di rendergliene merito e giustizia attraverso questo blog.