Ramones “Loco Live” 1991

Ramones Loco Live

Inauguriamo la sezione “Dischi della vita” con questo live dei Ramones a Barcellona, uscito nel 1991 e che ho duplicato in cassetta da un mio compagno di classe. Da adolescente, diversi album ascoltati per la prima volta mi hanno fatto drizzare le orecchie ed affermare “Cazzo che roba questi qua”.

I Ramones mi fanno scoprire il punk americano e le canzoni suonate a mille all’ora. Non che i Metallica o gli Anthrax, che già ascoltavo, suonassero lenti (qualcosa si in realtà), ma questa era tutta un’altra cosa.

Innanzitutto un simpatico aneddoto: l’introduzione al concerto, ovvero la traccia uno, tratta da “Il buono, il brutto e il cattivo” di Ennio Morricone, fino a molti anni dopo l’ho ritenuta un loro pezzo (che mi piaceva assai tra l’altro).

Non sapevo dell’esistenza del Maestro e più che altro avevo la convinzione che tutto ciò che finiva in un disco era opera di quell’artista. Non prendevo neanche in considerazione che alcuni pezzi potessero essere “cover”. Ero parecchio indietro, diciamo.

Perchè i Ramones ti lasciano a bocca aperta? Mai sentito nessuno iniziare quasi tutti i pezzi con il mitico 1, 2, 3, 4. Mai sentito nessuno suonare con “il pepe al culo” canzoni di durata massima 2 minuti. Poi ancora: zero pause tra una song e l’altra, una roba mai vista.

Ma in più c’erano anche le canzoni, che ti si stampavano in testa in un attimo: Psycho Therapy, Blitzkrieg Bop, I wanna live, I wanna be sedated e chi più ne ha più ne metta. Che dire poi della leggenda che fossero tutti fratelli e si chiamassero “Ramone” di cognome? Anche questo mito, è stato sfatato molti anni più tardi, era bello credere che Joey, Johnny, C.J. e Marky lo fossero davvero.

Riascoltare oggi “Loco Live” con un bagaglio musicale più ampio e un orecchio più allenato, non me lo fa apprezzare così tanto come allora. La registrazione non è un gran che, molto meglio “Ramones it’s alive” del 1979, il loro primo live, che però non conteneva, ovviamente, alcuni bei pezzi degli anni ’80 (“Pet Sematary” e I “Believe in Miracles” su tutti).

Se però hai 14 anni e non hai mai sentito il punk, stai certo che questo disco è una bella botta. Adios Amigos!

marcello.monicelli
+ posts

Ciao a tutti sono Marcello e sono musica-dipendente. La musica mi ha dato tanto, quindi adesso è ora di rendergliene merito e giustizia attraverso questo blog.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Top Songs

Articolo precedente

Anita Meyer “Why Tell me, Why”
Album dei Genitori

Articolo successivo

Bob Marley “Legend” 1984