Avendo una certa età anagrafica ed avendo attraversato svariate epoche segnate da diversi supporti e generi musicali mi sembra utile fare il punto della situazione. Per ogni età ho definito il supporto audio più utilizzato, contestualizzandolo agli anni in cui era in voga.

Dalla New Wave al Nu Metal e oltre

Per mia fortuna ho potuto vivere in prima persona l’esplosione di tanti generi musicali importanti a partire dagli anni ’80 in poi. Ero bambino quando imperversavano Madonna, Duran Duran, Bob Marley e Michael Jackson. Ero adolescente quando l’heavy metal conquistava televisione e radio, una cosa adesso impensabile.

E come dimenticare l’arrivo dei Nirvana e del grunge che spazzò via completamente l’hair metal che avevo tanto amato? Nei primi anni ’90 scoppiarono pure il punk e l’hardcore melodico dei Green Day e degli Offspring, l’hip-hop dei Cypress Hill e degli House of Pain, il brit pop di Blur ed Oasis.

Poi ancora la scena di “Madchester” con Stone Roses, Primal Scream e Happy Mondays, il trip-hop, l’elettronica mischiata al rock di Prodigy, Moby e Chemical Brothers. Il Nu Metal di Korn, Deftones e Limp Bizkit, il ritorno di un certo garage e rock’n’roll a fine anni ’90 (Hellacopters e Gluecifer su tutti) accanto allo stoner rock di Kyuss, Nebula e Fu Manchu.

Insomma, tanta carne al fuoco per un amante del rock in tutte le sue forme. Ma torniamo ai supporti musicali con i quali ho avuto a che fare in tutti questi anni.

Radio: 1977-1980

Quando ero molto piccolo mia madre, prima di andare a lavorare, era solita lasciarmi nel box per bambini con un po’ di giochi e soprattutto la radio accesa. Allora, come oggi, la musica mi faceva compagnia. Immagino che a quei tempi in radio passassero a ripetizione Duran Duran, Depeche Mode, Erasure, Culture Club, OMD, Men At Work, che ancora oggi ascolto volentieri, e che mi suonano da sempre “familiari”.

Radio 1980

Giradischi e Vinile: 1981-1989

Da bambino ricordo benissimo i sabati mattina con il giradischi Philips degli anni ’70 acceso e le casse a manetta nel laboratorio tessile dove i miei lavoravano. A casa avevamo una cinquantina di vinili, alcuni di mia madre da giovane, altri acquistati durante gli anni ’80. Diversi Greatest Hits e alcuni album usciti in quegli anni.

Questi ascolti hanno formato le basi per tutto quello che ho ascoltato dopo, ecco perché ho deciso di dedicare un’intera categoria del blog ai dischi dei miei genitori. Tra questi ricordo che i miei preferiti erano l’album blu e l’album rosso dei Beatles, Money for Nothing dei Dire Straits, Madonna, I Nomadi, i Roxette, i Queen, qualcosa di Battiato, Zucchero, Bob Marley e Santana.

Quindi, fino a circa il 1989, la musica mi veniva “propinata”, non ero io a sceglierla, ma andava bene anche così. Di lì a poco le cose sarebbero però cambiate in meglio.

Dischi Dei Genitori

Walkman e Musicassette: 1990-1994

Nel periodo che inizia con le scuole medie inferiori e finisce con le superiori (Ragioneria) le audiocassette diventano la mia fissazione. I miei primi acquisti da negozio di musica sono elencati nella pagina “chi sono” e mischiano rock (Litfiba, REM) ed heavy metal (Guns’n’Roses, Metallica, Megadeth, Iron Maiden, AC/DC).

Le musicassette sono comode da trasportare e archiviare, più o meno economiche e sono perfette da utilizzare con cuffiette e Walkman, il mio nuovo compagno d’avventure. In più se eri fortunato, oltre alle foto degli artisti potevi trovare nell’interno copertina anche i testi delle canzoni, che adoravo cantare.

Il passo successivo è stato acquistare un registratore a cassette con doppia piastra e iniziare la duplicazione forsennata di tutto quello che trovavo alle superiori. All’epoca non eravamo in molti ad ascoltare “musica pesante” a Ragioneria, quindi a parte qualche compagno di classe, mi sono fatto amico 2-3 metallari di altre classi/età e qualche “punk” in modo da poter scambiarci le cassette ed ampliare la collezione.

Ho preso la cosa fin da subito molto sul serio, avevo redatto una specie di “catalogo” (per scambiarle con gli amici), scritto a mano e sempre aggiornato, con tutte le mie K7 (cassette) suddivise per generi, e in poco tempo avevo superato un paio di centinaia di pezzi.

Ma non solo: non mi accontentavo di scrivere i titoli sui cartoncini delle cassette “vergini”. Copiavo a mano infatti le copertine degli album dalle riviste (o nella migliore delle ipotesi le fotocopiavo) colorandole con i pastelli. Un lavoraccio da psicopatici.

Fortuna che stavano iniziando a circolare anche i primi Compact Disc, ed io avendo un computer e una stampante, ero in un ottima posizione per passare oltre le audiocassette.

Musicassetta 1990

Impianto stereo, Discman, Compact Disc e Internet: 1995-2000

Pur avendo un impianto stereo “da straccioni” in camera non sono mai stato veramente interessato ad usarlo, mi serviva solo per duplicare cassette. Per i CD preferivo di gran lunga ascoltarmeli per bene in cuffia con il discman durante il lavoro. A metà anni ’90 i CD erano troppo costosi per le mie tasche, perciò da una parte cercavo di duplicarne il più possibile con un masterizzatore installato su PC. Dall’altra seguivo con molto interesse l’evoluzione di una cosa chiamata “internet” della quale si iniziava a parlare su alcune riviste.

Appena ci fu la possibilità concreta di collegarsi alla nuova internet comprai un modem 28.8kb e iniziai a navigare con il primissimo browser “Netscape” installato su sistema operativo Windows 3.1 su un PC 386sx Olivetti. Con questa configurazione iniziai ad informarmi sulle discografie delle band che ascoltavo, cercando di capire la loro storia e quanti album avevano alle spalle, e scaricai diverse centinaia di pagine di testi di canzoni.

All’epoca avevamo una stampante a 9 aghi (sostituita poi da una a 24 aghi) e quindi iniziai a stampare tutte queste informazioni reperite dalla rete. Ma il massimo si raggiunse nel 1999 con la nascita dei siti di file sharing come Napster e soprattutto Soulseek (che utilizzo ancora oggi!) e la creazione del formato MP3, ma di questo ne parliamo tra poco.

Computer e Mp3: da 2001 ad oggi

Parliamo innanzitutto di Soulseek, il mezzo più incredibile per scaricare dischi di tutte le epoche e generi musicali, condividendoli con gli altri utenti di tutto il mondo. Siccome all’inizio la connessione internet era piuttosto lenta, scaricavo tutti file musicali a 128kb, una qualità davvero pessima, ma il modo più veloce per scaricare più musica possibile.

Dal 2000 quindi iniziai ad ammucchiare centinaia di album sul disco fisso dei miei computer, costruendomi una sterminata e ordinatissima “discografia”, che come ho già detto utilizzo ancora oggi, ben suddivisa in generi principali, sottogeneri e annate (con una qualità di almeno 320kb).

Quindi per tirare le somme, sono oltre 20 anni che scarico musica online, oltre anche a centinaia di film e concerti con eMule (funziona tutt’ora anche questo). Lavorando al computer da mattina a sera, per me è ancora il mezzo più comodo e veloce per ascoltare musica.

Non uso Spotify o Amazon Music o altri servizi streaming perché mi sembra di non avere un vero “controllo” su quello che mi piace davvero e che voglio ascoltare. Paranoie da boomer, difficoltà di cambiare abitudini, manie… non lo so nemmeno io.

marcello.monicelli
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Ciao a tutti sono Marcello e sono musica-dipendente. La musica mi ha dato tanto, quindi adesso è ora di rendergliene merito e giustizia attraverso questo blog.